SIETE PAZZI A MANGIARLO!

COSA FINISCE NEL NOSTRO CARRELLO DELLA SPESA? COSA TROVIAMO SULLE NOSTRE TAVOLE?

Spesso quando andiamo a fare la spesa siamo di corsa e non guardiamo nemmeno quello che buttiamo nel carrello o nel cestino, altre volte siamo affamati e finiamo per fare una spesa ricca di cibo spazzatura senza rendercene conto, mentre altri giorni capita che siamo attirati dall'offerta e finiamo per comprare una quantità di roba che potrebbe sfamare un'intera nazione!

Ma ci siamo davvero mai domandati cosa mangiamo? Cosa si nasconde dietro ai prodotti che mettiamo nel nostro carrello?
"Siete pazzi a mangiarlo!" di Christophe Brusset, ingegnere agroalimentare che ha lavorato per vent'anni in multinazionali, svela tutti i meccanismi che si nascondono dietro la produzione alimentare. 

Il mondo dell'industria agroalimentare è come quello di ogni altra industria, l'obiettivo è guadagnare, incrementare i profitti e far marketing. Tutto ciò si traduce in materie prime di scarsa o pessima qualità, imbrogli sull'etichettatura ed aggiramenti della legge.
→ La ricetta per far profitto infatti è produrre a un costo più basso di quello di vendita!

I metodi per far profitto son svariati e prendere in giro il consumatore è molto semplice. 
Chi si accorgerà infatti che il solito budino al cioccolato consumato dopo il pasto invece di 125g è 110g ma allo stesso prezzo?! O che la ricotta, acquistata ormai da anni, ha ridotto le sue porzioni di 30g ma è aumentata di 0,30 cent? Nessuno! 
Il consumatore è sbadato, di fretta, accecato dalla pubblicità e spesso fidelizzato dalla marca.

Cosa dire poi degli additivi? Fondamentali nell'industria agroalimentare per la conservazione ma spesso usati a sproposito per puro scopo tecnologico o per ingannare il consumatore. 
Gli additivi infatti vengono utilizzati per migliorare le prestazioni sensoriali di un prodotto (ci avete mai fatto caso che alcuni alimenti sono una vera e propria droga?!), per aumentarne il peso (quindi può capitare che ci ritroviamo a mangiare un prodotto gonfiato di aria o di acqua oppure pieno di addensanti a seconda della necessità industriale!).
Può poi esser necessario colorare un alimento pallido, quindi perchè non renderlo più attraente agli occhi del consumatore aggiungendo coloranti? 


Quindi...Cosa fare per non farsi ingannare?

1. Controllare le origini.In Europa c'è un sistema legislativo sulla sicurezza alimentare molto rigoroso e severo. L'Italia poi è la sede dell'EFSA, l'autorità europea per la sicurezza alimentare. I prodotti extra UE non hanno criteri di sicurezza severi come i nostri e spesso non si capisce nemmeno di che paese si stia parlando perchè non viene indicato. 
In Europa poi son proibite molte sostanze che invece son concesse in America.
→ La scelta di un prodotto regionale e locale è più sostenibile anche dal punto di vista ambientale! 

2. Controllate gli ingredienti! Preferite alimenti con pochi coloranti e additivi tutti indicati con la sigla da E-100 a E-999 (si son tantissimi!). Fate attenzione agli aromi meglio quelli naturali piuttosto che quelli artificiali. Per quanto riguarda i grassi controllate la percentuale di acidi grassi saturi (nocivi per il nostro cuore) ed evitate di comprare prodotti contenenti oli idrogenati. Un altro aspetto da prendere in considerazione è la quantità di sale. 
→ Preferite sempre prodotti con il maggior numero di ingredienti di origine naturale, piuttosto che prodotti pieni di sostanze chimiche ricchi in calorie ma poveri in nutrienti!

3. Evitate polveri, puree e cibi già pronti. Nelle polveri e nelle puree spesso si nascondono prodotti andati a male o materie prime di scarto che non possono esser usate in altro modo. Da evitare anche cibi impanati o con scatole di alluminio che non rendono il prodotto visibile all'occhio. 
→ Sempre meglio preferire prodotti interi e che si possono vedere! 

4. Non si è mai speso così poco per nutrirsi! Privilegiare cibo di ottima qualità è un investimento a lungo termine per la salute. Si spende per viaggiare, per avere un cellulare all'ultimo grido, per quella maglietta alla quale non si può resistere ma non per il cibo.
→ I prodotti sottocosto non hanno la stessa qualità in termini nutritivi, è un attimo ritrovarsi a mangiare della confettura di fragole senza fragole! 

Portate sulle vostre tavole i prodotti della terra e riscoprite la voglia di cucinare!
Evitate il più possibile prodotti confezionati e riprendete in mano il vostro potere di consumatori!













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