EMOTIONAL EATING & COMFORT FOOD: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA.

Ti è mai capitato di rifugiarti nel cibo in preda ad un attacco di ansia? Ti consoli a volte con cioccolata o qualche biscotto? Il comfort food è il cibo che ci coccola, quello che migliora l'umore e dona sensazioni piacevoli. Il cibo per alcuni di noi, a volte, può avere lo stesso effetto del divano di casa dopo una lunga giornata di lavoro e un camino acceso quando fuori le temperature sono sottozero.

Non è propriamente il mio ambito questo, ma è importante essere interdisciplinari e l'alimentazione fa parte di vari settori, quindi oggi parleremo del cibo da un punto di vista psicologico.  

Come diceva Proust il cibo può evocare persone, sensazioni, eventi del passato. A chi non è capitato di sentire odore di cibo per strada e collegarlo a un fatto accaduto? Cibo e mente sono quindi estremamente collegati tra loro. 

Il cibo che coccola, per me che sono studentessa fuori sede ma emiliana nell'animo, è un bel piatto di tortellini o una tigellata in compagnia perchè mi fa sentire a casa. 
Il cibo infatti è anche momento di convivialità, sul cibo si creano vere e proprie discussioni e davanti a un bel piatto fumante di tortellini della nonna quanti pettegolezzi si fanno!

ll cibo ci può consolare ma come tenere sottocontrollo attacchi di fame che fanno perdere il controllo? Quando il comfort food può diventare un problema? Lo può diventare tutte le volte che siano soli o tristi e riempiamo quel vuoto provando a saziarci di cibo. Può essere un problema se usiamo il cibo come valvola di sfogo per le nostre ansie. Forse tra di voi c'è chi sa di cosa parlo o chi no, ma se ci pensate bene almeno a tutti una volta sarà capitato di mangiare per pura gola, per pura tristezza o per colpa dello stress quotidiano.

Vi ricordate Bridget Jones e le sue tazzone di gelato che mangiava sul divano? 
Quando il cibo diventa la nostra fonte di conforto e la nostra valvola di sfogo allora abbiamo superato la soglia e dobbiamo farci qualche domanda.
Premiarsi con un cioccolatino, mangiare una fetta di torta o mangiare un pò più del solito son atteggiamenti del tutto normali, non c'è nulla di strano purchè il giorno dopo si cerchi di rimediare stando più leggeri ovvero aumentando l'introito di verdure e bevendo molta acqua.

Come tenere sotto controllo la fame nervosa o 'fame emozionale'?
Mangiare per stress non porta a nullo di buono ne va della nostra linea, della nostra salute e del nostro rapporto con il cibo. Inoltre dopo essersi consolati con il cibo si finisce per essere più depressi di prima, imparate quindi ad ascoltare le vostre emozioni. 

🌞Tenete un quadernino a portata di mano e annotate i vostri pensieri piuttosto che aprire il frigo.
🌞Trovate un hobby che vi appassioni per scaricare le vostre tensioni giornaliere
🌞Condividete le vostre emozioni con le persone a voi care non con i social, servono rapporti umani e sinceri, non rapporti finti. 
Finirete per scoprire che spesso lo stesso disagio o ansia che vivete voi l'hanno anche i vostri amici e si sa condividere le stesse pene è più semplice!
🌞Usare lo sport per eliminare lo stress, anche solo una passeggiata all'aria aperta può rivelarsi un vero toccasana
🌞Imparate ad ascoltarvi
🌞Leggete un libro, fate un puzzle, chiamate un amico, uscite di casa, ...

Consiglio
Cercate sempre di non sentirvi troppo in colpa questo può portare a frustrazioni maggiori ma piuttosto abbiate un atteggiamento positivo del tipo: basta, da domani mi dedico a me stesso! 
Tenete in casa meno schifezze possibili infatti il cibo consolazione di solito è proprio quello pieno di zuccheri perchè in grado di gratificarci. Se sapete di soffrire di fame nervosa, non avere il cibo a portata di mano può essere una valida soluzione.
Ogni volta che sgarrate non pensate:" ormai è fatta", questo porta a mangiare di più, concedetevi il vostro sgarro ma in una porzione ragionevole! Un trucco può essere di tagliare un pezzetto di torta e metterselo nel piatto senza lasciarla intera davanti a voi. 


Ricordatevi: non nutrite le vostre emozioni con il cibo, ma nutritevi di emozioni!



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